Coralli molli: guida completa per cura, parametri e setup per principianti
Valerio ChiaradonnaI coralli molli sono la scelta perfetta per iniziare un acquario marino: sono robusti, tollerano meglio le piccole variazioni e offrono colori e movimento spettacolari con cure più semplici rispetto a SPS e LPS. Questa guida pratica copre illuminazione, flusso, parametri, posizionamento, manutenzione, problemi comuni e FAQ per impostare una vasca stabile fin da subito.
I coralli molli in breve
- Tessuto flessibile e carnoso, senza scheletro calcareo rigido, con movimento naturale dato dalla corrente.
- Crescita tendenzialmente più rapida rispetto ai duri in condizioni stabili.
- Specie consigliate: Sarcophyton, Sinularia, Zoanthus, Xenia, Cladiella, Ricordea.
Illuminazione
I molli prosperano con LED, T5 o HQI di media intensità, con spettro e fotoperiodo adatti alla fotosintesi delle zooxantelle. Imposta 8–10 ore di luce al giorno come base, con transizioni morbide, per ridurre lo stress foto‑indotto. Evita posizioni troppo alte sotto luci intense e acclimata alla luce in 2–3 settimane per prevenire sbiancamenti.
Movimento dell’acqua
Preferiscono un flusso moderato e variabile che favorisca l’apertura dei polipi e lo scambio gassoso senza irritare i tessuti. Evita getti diretti e crea correnti alternate per limitare le zone morte e l’accumulo di detrito tra le colonie.
Parametri dell’acqua
Mantieni stabili questi range di riferimento:
- Temperatura: 24–26 °C
- Salinità: 1.023–1.026 SG
- pH: 8.1–8.4
- KH: 7–10 dKH
- Calcio: 380–450 ppm
- Magnesio: 1250–1350 ppm
- NO3: < 10 ppm
- PO4: contenuti ma non nulli
Nota: i molli tollerano piccole oscillazioni meglio dei duri, ma la stabilità resta la chiave per crescita e colore.
Alimentazione
La maggior parte dei molli ricava energia dalle zooxantelle, ma beneficia di leggere somministrazioni di fitoplancton, zooplancton e micro‑particelle 1–2 volte a settimana. Evita eccessi: sovra‑alimentare inquina l’acqua e favorisce alghe indesiderate.
Posizionamento in vasca
Lascia spazio per l’espansione: molte specie crescono rapidamente e possono ombreggiare o toccare altri coralli. Evita contatti diretti per ridurre la competizione chimica (allelopatia) e utilizza carbone attivo per assorbire composti organici allelopatici.
Manutenzione e propagazione
- Soffia periodicamente via i detriti con pipetta o pompetta per mantenere puliti i polipi.
- Potatura e taleazione semplici: taglia con lama sterile e fissa i frammenti con colla epossidica o elastici su nuove rocce.
Problemi comuni e soluzioni
- Polipi chiusi: spesso flusso o luce eccessivi o parametri instabili; riposiziona, ammorbidisci la corrente e verifica pH/KH/salinità.
- Sbiancamento: eccesso di luce o shock termico; riduci gradualmente l’intensità e acclimata alla luce.
- Crescita lenta: integra alimenti fini e mantieni nutrienti bassi ma misurabili, evitando lo zero assoluto.
- Competizione chimica: separa le colonie e usa carbone attivo per mitigare le interazioni allelopatiche.
Specie ideali per iniziare
- Sarcophyton sp.: estremamente resistente e scenografico, tollera ampia gamma di luce e flusso moderato.
- Xenia sp.: polipi pulsanti, crescita rapida; confinarla per evitare invasività.
- Zoanthus sp.: coloratissimi, facili da propagare, ideali in zone medio‑basse.
- Cladiella sp.: tollera condizioni variabili, adatta a vasche giovani.
Setup consigliato per principianti
- Luce: LED con PAR 75–150 nelle zone dei molli, fotoperiodo 8–10 ore, spettro con componente blu, acclimatazione graduale.
- Flusso: due pompe alternate per flusso variabile senza getti diretti e senza zone di ristagno.
- Filtrazione: schiumatoio efficiente, rocce vive, cambi d’acqua 10–20% ogni 2–4 settimane per stabilità e reintegro.
- Prevenzione: carbone attivo continuo o a periodi per chiarificare e ridurre allelopatia, specie in vasche miste.
Best practice di acclimatazione
- Effettua un bagno antiparassitario per coralli in arrivo, posiziona inizialmente in zone a luce moderata e aumenta intensità/altezza in 2–3 settimane.
- Evita sbalzi di salinità e temperatura tra trasporto e vasca, allineando i parametri prima dell’inserimento.
- Test settimanali: pH, KH, salinità, NO3 e PO4 con obiettivo nitrati <10 ppm e fosfati contenuti.
- Osservazione: polipi ben estesi e tessuti turgidi indicano benessere; retrazione o perdita di colore richiedono intervento.
Quante ore di luce servono ai coralli molli?
Di norma 8–10 ore al giorno con intensità moderata e transizioni dolci garantiscono buona fotosintesi delle zooxantelle.
Hanno bisogno di alimentazione diretta?
Non sempre obbligatoria, ma piccole somministrazioni di fitoplancton/zooplancton 1–2 volte a settimana migliorano crescita e resa, senza esagerare.
Che PAR è adatto ai molli?
Spesso è sufficiente un range di 75–150 PAR posizionandoli a metà colonna o in zone meno esposte.
Il carbone attivo è necessario?
Altamente consigliato per ridurre composti allelopatici e organici disciolti, migliorando chiarezza e convivenza in vasche miste.
Posso mischiare molli, LPS e SPS?
Sì, ma serve spazio, gestione del flusso e uso di carbone per mitigare interazioni chimiche e contatti dannosi.
Perché i polipi restano chiusi?
Controlla luce/flussso e parametri; spesso ridurre il getto diretto e riposizionare in zone a intensità più morbida risolve.
Come evitare lo sbiancamento?
Acclimatazione lenta alla luce, controllo della temperatura e riduzioni graduali quando compaiono segni di stress.
Ogni quanto fare i cambi d’acqua?
Indicativamente 10–20% ogni 2–4 settimane per mantenere stabilità e reintegrare oligoelementi.
La Xenia è invasiva?
Può espandersi rapidamente; confinarla su isole o rocce dedicate facilita il controllo.
Serve un misuratore PAR?
Non obbligatorio, ma utile per impostare l’intensità corretta e ridurre tentativi ed errori con l’illuminazione
